Sembra un vigoroso: l’importanza delle lesbiche butch e stud nella tradizione queer

Sembra un vigoroso: l’importanza delle lesbiche butch e stud nella tradizione queer

“abitare cameriera, saffica, nera”: il luogo di spettacolo di Barbara Smith e Angela Davis

Sembra appunto giacche il umanita, ovverosia a dir poco alcune persone, non riescano per fare verso minore delle etichette. Di quelle affinche si “appiccicano” verso determinate categorie di uomini e donne, e affinche puntano a racchiuderle tutte in un largo complesso ben definitoe se l’umanita e le sue molteplici sfumature potessero essere descritte durante una genere…

Accade per gli omosessuali, per diluito imprigionati con una caratterizzazione fisica e comportamentale precisa (se pensiamo ad alcuni pellicola anni ’80, ad campione, li immaginiamo tutti unitamente grossi baffi, vestiti per cotenna), accade addirittura attraverso le lesbiche.

C’e una ordine, sopra particolare, quella delle butch, ovverosia stud, giacche corrisponde allo banalita della lesbica mascolina, per mezzo di capelli cortissimi, vestita con jeans larghi e portati a persona bassissima, sneakers ovvero scarponcini da lavoro, catene d’oro al gola o legate alla scomparto dei calzoni, un po’ come andava di moda nei primi anni 2000. Etimologicamente la parola butch sembrerebbe nascere da butcher, ossia macellaio, in quanto nel gergo statunitense di partenza XX secolo significava addirittura “ragazzo duro”, ispirandosi probabilmente al fuorilegge Butch Cassidy. Malgrado il conveniente abitudine fosse, sinceramente, sprezzante, le lesbiche non ne hanno niente affatto accaduto tema di rabbia, all’opposto, appena spiega la graphic novelist Alison Bechdel,

E una bella parola, ‘butch’: La prendo, qualora me la dai. Tuttavia temo di non succedere abbastanza mascolina in rivendicarla. Affinche parte dell’essere butch e essere ricco quell’aura che la circonda.

Avere luogo identificate modo butch, in molte, ha senso la capacita di abitare ed diverso: a livello erotico, ovverosia razziale, ad esempio.

Altro l”ipotesi prevalente siamo tutte grasse, disastri della moda, e i nostri cappelli da baseball e i pantaloni larghi suggeriscono ai dentisti perche non ci interessa l’auto-presentazione: afferma l’attrice Roberta Colindrez: Ma non e perche siamo trascurate; e cosicche, verso difformita, diciamo, degli uomini bianchi invertito giacche hanno influenzato l’immagine visiva contemporanea della ‘categoria’, alla buona noi ignoriamo e rifiutiamo i confini di una dolcezza sessualizzata e mercificata.

Negli anni ’50 in locali mezzo kissbrides.com Fonte il PonyStable Inn di Manhattan e il Peg’s Place di San Francisco non si entrava se non ci si dichiarava butch, verso dimostrazione del atto in quanto nessuna saffica abbia per niente consumato l’appellativo che un’offesa.

Per deposito, molte di loro ritrovano lo forma butch con figure androgine, diventate iconiche, della Parigi di inizio Novecento, frammezzo a cui la scrittrice Gertrude Stein e la pittrice Romaine Brooks.

Peccato che all’esterno delle loro associazione, anziche, le butch siano perennemente state oggetti di discriminazioni e repressioni, e che pieno episodi di esilio si siano verificati anche all’interno della stessa associazione LGBT: una orpello del femminismo lesbico immacolato al potere alla completamento degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80 ha disadattato alcune categorie, mezzo le lesbiche della ambiente operaia, ovverosia di apparenza, mettendo alla berlina la mascolinita per quanto inestricabilmente misogina; cosicche e appresso lo in persona giacche riprendere, modo avviene adesso oggidi, i trans FtM durante il soltanto prodotto di “voler percorrere dalla pezzo del nemico”, gli uomini annotazione.

“Sembra un maschio”: l’importanza delle lesbiche butch e stud nella cultura queer

Fu prima di tutto negli anni ’90, pero, giacche le butch ebbero il loro “momento di gloria” nel scena LGBT, durante particolare posteriormente l’uscita di controversia di gamma: Il femminismo e la turbamento dell’identita di Judith Butler, che sostiene che il gamma e la erotismo siano tutti e due costruiti e performanti sovvertendo l’idea perche la mascolinita cosi la chiaro ed privilegio ambito di conoscenza del aspetto maschile.

Nel 1993 Vanity Fair mise per coperta una Cindy Crawford per variante butch invece si rifaceva all’icona della ordine, K.D. Lang; nello identico millesimo, la scrittrice Leslie Feinberg pubblico la novella Stone butch blues, giacche descriveva la vita delle butch nella New York degli anni ’70, al giorno d’oggi diventata un esemplare. Verso non inveire appresso dell’esplosione di Ellen DeGeneres, al presente quasi la butch piuttosto famosa del ripulito LGBT.

Leave a Comment

Your email address will not be published.